Perché il patch management è un buon terreno comune
I team IT e sicurezza hanno viaggiato per anni su binari paralleli: ognuno con le sue priorità, ognuno parlando una lingua leggermente diversa. L’IT si concentra sui tempi di attività e sulle prestazioni, mentre la sicurezza sulla mitigazione del rischio e sulla difesa dalle minacce. L’allineamento è migliorato, ma le minacce informatiche aumentano e sono sempre più sofisticate, perciò le leadership dell’IT e della sicurezza devono continuare a lavorare in sintonia.
Per coloro che cercano di superare i limiti di lunga data, uno dei modi più efficaci per ottenere una buona collaborazione tra IT e sicurezza è il patch management. È una responsabilità condivisa che può rafforzare la sicurezza e mantenere i sistemi stabili. Il patching è stato storicamente un punto di attrito, ma con il giusto approccio può diventare un potente strumento per continuare l’allineamento, rafforzare il livello di sicurezza e potenziare la resilienza operativa.
Patch management: Orientarsi dove convergono l’IT e la sicurezza
Entrambi i team si occupano del patching, solo che lo fanno da prospettive diverse. I team di sicurezza vedono le vulnerabilità non patchate come punti di ingresso prioritari per gli aggressori e spingono per una correzione immediata. L’IT, nel frattempo, deve bilanciare il patching con la stabilità del sistema e la continuità operativa, causando talvolta dei ritardi.
E questi ritardi hanno un costo. Secondo le osservazioni del 2024, il National Vulnerability Database ha registrato 40.003 Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), con un’impennata del 39% rispetto ai 28.817 CVE del 2023. Se si confronta questo dato con l’aumento del 15% dal 2022 al 2023, l’urgenza è evidente. I team non si possono permettere di essere disallineati.
Abbattere le barriere per semplificare il patch management
Nel corso degli anni, i team IT e di sicurezza hanno migliorato la collaborazione per raggiungere obiettivi aziendali comuni, ma i limiti occasionali persistono. Per colmare le lacune ancora esistenti nel divario tra sicurezza e IT è necessario un approccio più ponderato e strategico al patching, in grado di bilanciare gli imperativi della sicurezza con le realtà operative. Ecco come:
- Promuovere la comunicazione e la collaborazione tra i team
Comunicazione isolata = rimedio lento. Stabilire processi trasparenti e documentati per la prioritizzazione e l’implementazione dei percorsi per eliminare gli attriti. Esercitazioni congiunte periodiche, esercitazioni di sicurezza e check-in di sicurezza informatica favoriscono la comprensione reciproca. Quando entrambi i team vedono il quadro generale, possono elaborare strategie di patching che bilanciano la riduzione del rischio con la stabilità operativa. - Automatizzare per ottenere velocità e coerenza
Patching manuale? Troppo lento, troppi errori. Più a lungo le vulnerabilità rimangono senza patch, maggiore è il rischio. Il patch management automatizzato garantisce coerenza e velocità di distribuzione delle patch sugli endpoint senza interrompere le operazioni aziendali. Inoltre, l’automazione offre ai team di sicurezza visibilità sulla conformità delle patch, aiutandoli a verificare che le vulnerabilità critiche siano gestite rapidamente. - Priorità in base al rischio, non solo alla disponibilità
Non tutte le patch sono uguali e la definizione delle priorità deve essere guidata da informazioni basate sui rischi. Allineandosi su KPI condivisi, come il tempo di applicazione delle patch, la percentuale di endpoint protetti e l’impatto sull’azienda, sia i team IT che i team sicurezza sono responsabili del mantenimento della stabilità operativa.
Un approccio unificato al successo dell’IT e della sicurezza
L’utilizzo dell’AI come strumento di attacco è appena agli inizi e le minacce informatiche sono troppo dinamiche perché l’IT e la sicurezza possano operare separatamente. I team IT e di sicurezza che continuano a operare indipendentemente l’uno dall’altro rischiano violazioni, tempi di inattività e mancanze di conformità.
Nell’attuale panorama delle minacce, la collaborazione tra IT e sicurezza dovrebbe essere la nuova normalità. Il patch management è un’area fondamentale in cui IT e sicurezza possono collaborare per raggiungere obiettivi comuni. E lo vediamo accadere sempre più spesso! La sicurezza e l’efficienza operativa migliorano quando entrano in gioco la collaborazione, l’automazione, la definizione delle priorità in base al rischio e alla condivisione delle metriche.
Il futuro è rappresentato da IT e sicurezza insieme. Stiamo parlando di un unico team, di un unico sogno resiliente, che porta a risultati aziendali migliori su tutta la linea.