Costruire il giusto stack di software MSP: 3 criteri di valutazione fondamentali per essere sicuri di non scegliere gli strumenti sbagliati

Scegliere il giusto stack di software MSP

Nota: Quello che segue è un estratto del Kit di transizione da Break/Fix a servizi gestiti, che include un piano d’azione in 4 fasi per passare da break/fix a servizi gestiti, oltre a modelli e strumenti extra da utilizzare per iniziare subito.

 

Scegliere il giusto stack di software MSP da utilizzare internamente e da vendere ai propri clienti non è una decisione facile. Non si tratta solo di decidere che cosa deve rientrare nella tua offerta di servizi gestiti, è una delle scelte più importanti che devi fare.

Per molti versi, il tuo successo, la tua redditività e, nel caso di un software rivolto ai clienti, la tua reputazione dipendono dagli strumenti che scegli di utilizzare. Quindi, come valutare con successo il software MSP per essere sicuro di costruire lo stack di software MSP di cui hai davvero bisogno? Ecco alcuni criteri chiave e importanti indicazioni sulle cose da fare e sulle cose da non fare.

Come valutare il software MSP: 3 domande che ti dovresti porre

Mentre costruisci il tuo stack di software MSP, vale la pena di tenere a mente la ricetta segreta per una crescita sostenibile degli MSP: il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di fornire più servizi, in modo più efficiente, con un minore dispendio di energie.

Ogni strumento che aggiungi al tuo stack di software MSP deve aiutarti a spuntare almeno una di queste tre caselle, per essere davvero utile a farti guadagnare o risparmiare più denaro di quanto costa. Tenendo conto di ciò, ecco tre domande che ti dovresti porre quando stai valutando una nuova aggiunta al tuo stack di software MSP:

  1. Ti aiuta a fornire servizi più redditizi? Se l’investimento in un nuovo strumento ti permette di arricchire la tua offerta e di aumentare i prezzi, allora è un chiaro vantaggio. La domanda è: quanto è richiesta sul mercato la capacità aggiuntiva e quanto può essere grande il tuo margine qualora decidessi di inserirla nella tua offerta? L’altro aspetto da tenere presente, naturalmente, sono i costi associati allo strumento: non solo il canone di abbonamento o di licenza, ma anche i costi di implementazione e di gestione continua. Se, per esempio, un nuovo software MSP ti costringe ad avere un tecnico in meno disponibile per rispondere ai ticket, allora si tratta di un compromesso importante di cui devi tenere conto.
  2. Ti aiuta a migliorare l’efficienza? Il tempo è denaro. Se un nuovo strumento o un nuovo software MSP ti aiuta a risparmiare automatizzando le attività e semplificando i flussi di lavoro, anche questo è un buon motivo per prenderlo in considerazione. Un altro modo per quantificare l’impatto è capire come può aiutarti a migliorare il rapporto tra tecnici e utenti supportati.
  3. Ti aiuta a farcela con un minore dispendio di energie? A proposito di fare di più con meno, un altro aspetto da considerare quando valuti i tuoi strumenti e i processi è il grado di competenza che richiedono. La competenza è costosa, quindi se è possibile sostituire uno strumento complesso con uno che ha funzionalità simili ma è più facile da utilizzare e gestire, potrebbe essere una mossa che vale la pena fare.

Alcuni criteri aggiuntivi da tenere a mente quando si acquistano nuovi strumenti:

  • Capacità di integrazione: In che misura il software si integra con gli altri strumenti, in particolare con il PSA e l’RMM? Meno schermate i tuoi tecnici devono alternare durante la giornata, meglio è, quindi le integrazioni dirette possono essere fondamentali.
  • Qualità del supporto: Ti occupi di assistenza, quindi sai già quanto sia importante. Potrai contare su risposte rapide e competenti a qualsiasi problema o domanda che possa sorgere?
  • Costruito per gli MSP: Il software è stato sviluppato espressamente per gli MSP o almeno pensando a loro? Supporta la multi-tenancy? Esistono prezzi speciali per gli MSP?

Cose da fare e cose da non fare

  • COSE DA NON FARE: avere fretta di acquistare uno strumento. In primo luogo, bisogna considerare quanto tempo e quanto impegno richiederà l’implementazione e la gestione.
  • COSE DA FARE: pensare alla standardizzazione e alla scalabilità fin dal primo giorno. Avere un’offerta standardizzata e un set di strumenti supportati semplificherà la fatturazione, ridurrà i tempi di formazione e renderà le cose più efficienti.
  • COSE DA NON FARE: sottovalutare il valore della facilità d’uso. Ridurre i tempi di avviamento e abbassare il livello di competenza richiesto per gestire uno strumento ti può far risparmiare molto tempo e denaro.
  • COSE DA FARE: approfittare delle integrazioni e dei bundle. A proposito di risparmio. Molti RMM offrono sconti in bundle per il software con cui si integrano (es: NinjaOne offre sconti per TeamViewer, Splashtop, Webroot, Bitdefender, StorageCraft e altri ancora.) Ogni piccola cosa conta quando si tratta di aumentare i tuoi margini, quindi assicurati di chiedere informazioni sugli sconti relativi ai bundle e di approfittarne quando ti sembra conveniente.

Da dove iniziare: I due pilastri di qualsiasi stack di software MSP

Le caratteristiche specifiche del tuo stack di software MSP dipendono dai servizi che fornisci, ma in generale PSA e RMM sono i due pilastri principali che gli MSP usano per tenere in piedi tutto il resto.

1) Software PSA per la gestione della tua attività

Le soluzioni di Professional services automation (PSA) rappresentano uno dei due pilastri centrali di uno stack di software MSP. Questi strumenti sono in grado di gestire l’aspetto commerciale, consentendo agli MSP di automatizzare le attività di gestione dei clienti, ticketing, fatturazione, reportistica e altro ancora. Un grande vantaggio di una soluzione PSA è che può riunire sotto lo stesso software aspetti di una serie di sistemi (CRM, help desk e ticketing, ecc.). Il PSA giusto può aiutare anche i piccoli MSP a gestire un gran numero di clienti e utenti.

Oltre a un PSA, molti MSP si affidano a un software di contabilità/fatturazione e a un software MSP di documentazione separati, per risparmiare ai tecnici tempo fondamentale che andrebbe sprecato a cercare o chiedere ad altri informazioni di base.

Nella nostra “Guida ai software per MSP” troverai un elenco dei software più diffusi in ognuna di queste categorie, insieme alle valutazioni degli utenti. I singoli link sono riportati di seguito:

2) Software RMM per l’assistenza ai clienti

Le soluzioni di monitoraggio e gestione remota (RMM) rappresentano l’altro pilastro centrale di uno stack di software MSP. Esse gestiscono alcuni dei componenti fondamentali dei servizi e dell’assistenza gestiti, tra cui il monitoraggio proattivo, la manutenzione e la risoluzione dei problemi. Gli RMM consentono agli MSP di semplificare e automatizzare queste attività e di fornire a loro volta servizi più efficienti e scalabili.

Sfruttando le integrazioni tra il tuo RMM e gli altri software del tuo stack (antivirus gestito, backup, desktop remoto, ecc.) potrai trasformare l’RMM in un pannello di controllo centrale che utilizzerai per gestire tutto con una visualizzazione centralizzata. Il valore di questa centralizzazione è enorme. Ogni volta che un tecnico deve cambiare schermata è un piccolo colpo alla sua produttività che si somma nel tempo.

Puoi consultare un elenco delle opzioni RMM più popolari, classificate secondo le valutazioni degli utenti, qui.

Altri software MSP di base

Oltre alle categorie sopra elencate, gli MSP si affidano in genere ai seguenti software per fornire i loro servizi principali:

  • Software di desktop remoto: La gestione di più reti di clienti significa che è fondamentale per gli MSP avere la possibilità di ottenere un accesso remoto alle risorse che sia rapido e affidabile. Qui trovi un elenco di opzioni e valutazioni.
  • Software di backup: Fornire servizi di backup e disaster recovery è diventato un must, soprattutto con l’aumento degli attacchi ransomware e di altre minacce online, potenzialmente distruttive. Qui puoi trovare un elenco di opzioni e valutazioni.
  • Antivirus/soluzioni di protezione degli endpoint gestiti: La sicurezza è comprensibilmente diventata una delle massime priorità per gli MSP e per i clienti. Si tratta di uno spazio affollato e fortemente frammentato, in cui non mancano strumenti e tecnologie concorrenti che si contendono la posizione. In una prossima guida esamineremo nel dettaglio le opzioni di software di sicurezza per gli MSP. Nel frattempo, puoi trovare una lista di opzioni e di valutazioni di AV/software di protezione per gli endpoint qui.

Sei nuovo nel settore dei servizi gestiti o stai iniziando a lavorare in proprio?

Puoi trovare ulteriori consigli pratici nel nostro Kit per la transizione dai servizi Break/Fix ai servizi gestiti, messo a disposizione gratuitamente. Fornisce un piano d’azione in 4 fasi che puoi seguire, oltre ad alcuni modelli/strumenti aggiuntivi che possono darti un facile inizio.

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