Quali sono le principali novità che gli MSP vogliono introdurre nei loro stack di software? I risultati del nostro recente sondaggio danno un’idea di quali potrebbero essere le novità principali, con delle sorprese da scoprire.
“Cosa deve includere uno stack?”: questo è uno degli argomenti più discussi dagli MSP. È una delle domande più frequenti su r/msp e nei forum di altre community. Ed è normalissimo! Gli MSP hanno tantissimi strumenti e soluzioni tra cui scegliere, dato che ogni anno entrano in gioco nuovi fornitori e prodotti.
Basti pensare che la nostra guida al software per MSP del 2020 aggiornata trattava più di 90 strumenti suddivisi in 12 categorie diverse (e ammetto senza remore che quella guida era tutt’altro che completa). Si può quindi affermare con certezza che sapere quali strumenti sono necessari e capire quali sono i più adatti può essere molto difficile, soprattutto quando le tue attività ti assorbono completamente e devi gestire una moltitudine di situazioni di emergenza.
Ciò premesso, è facile capire perché così tanti MSP chiedono il parere di altri provider e cercano di comprendere cosa facciano gli altri prima di avviare grandi progetti.
Per facilitare ulteriormente questa operazione, di recente abbiamo condotto un sondaggio chiedendo agli MSP di dirci quali cambiamenti hanno pianificato per i loro stack di software e quali strumenti specifici sono nella loro lista dei desideri per il 2024.
Abbiamo condiviso i risultati del sondaggio (basato su 184 risposte) durante la nostra recente Chat dal vivo per MSP con Ken Patterson, Director of Community di Pax8. Puoi guardare la registrazione completa della conversazione di seguito oppure consultare un riepilogo generale con grafici interattivi riportato di seguito:
Benchmark: quanto sono soddisfatti gli MSP del loro attuale stack di software?
Se fai la maggior parte delle tue ricerche di prodotti su Reddit, questo primo risultato potrebbe lasciarti senza parole. Come puoi vedere nella prima colonna in basso, in generale, gli MSP sono piuttosto soddisfatti degli strumenti che hanno attualmente. Su una scala da 1 a 5, quasi due terzi degli intervistati hanno attribuito alla loro soddisfazione un punteggio di 4 o 5.
Quindi va tutto alla perfezione? Non proprio.
Se osserviamo la seconda e la terza colonna, possiamo vedere che poco più della metà (51%) degli MSP intervistati:
- Non ha l’impressione di utilizzare appieno i prodotti nello stack
- Non pensa di ottenere un grande ritorno sull’investimento (ROI)
La metà degli MSP non ha l’impressione di utilizzare appieno i prodotti nello stack o di ottenere un ROI considerevole.
È la dimostrazione che è necessario un miglioramento ed è il segnale che anche le persone comuni potrebbero riscontrare le difficoltà causate da questa crescente complessità dello stack tecnologico degli MSP.
Avere una quantità eccessiva di prodotti (sindrome degli oggetti luccicanti) e/o prodotti con ampie funzionalità può essere un fattore che contribuisce allo scarso utilizzo, ad esempio. Inoltre, le soluzioni che richiedono grandi investimenti nella formazione e nell’implementazione possono far precipitare il ROI.
Quanti MSP hanno intenzione di rivoluzionare il proprio stack?
Risposta: la grande maggioranza (quasi tre su quattro).
- Un quarto degli intervistati prevede solo di aggiungere strumenti al proprio stack
- L’8,5% ha intenzione di snellire il proprio stack rimuovendo o consolidando degli strumenti
- Il 40,3% sta prendendo in considerazione entrambe le soluzioni
Principali ostacoli per l’aggiunta di nuovi strumenti per MSP
Quali sono i principali ostacoli che devono aspettarsi gli MSP che intendono apportare modifiche al proprio stack? E quali sono i dubbi degli MSP che esitano a cambiare il proprio stack, portandoli all’immobilità?
L’ostacolo principale per quasi un terzo degli intervistati è la mancanza di tempo per fare ricerche approfondite e valutare le opzioni a loro disposizione. Durante la chat dal vivo, ho usato un’espressione con cui molte persone hanno descritto il lancio di una startup: come MSP, creare uno stack è come assemblare un’auto mentre la si guida in autostrada. Per usare un altro cliché, è difficile analizzare la propria azienda quando si è sommersi di lavoro.
Trovare del tempo libero non è però l’unico problema.
Gli intervistati hanno affermato che anche l’idea di dedicare il tempo dei tecnici all’implementazione e alla formazione può essere un deterrente, così come l’idea di dover vendere nuovi prodotti e servizi ai clienti o giustificare aumenti di costi.
D’altro canto, è incoraggiante il fatto che alcuni MSP considerino “la creazione del business case” un ostacolo significativo alle modifiche da apportare allo stack: forse è un segnale del fatto che molti degli intervistati sono i titolari dell’azienda o dipendenti di attività relativamente più piccole che preferiscono evitare le formalità burocratiche.
Quali sono gli strumenti più comuni in uno stack di software per MSP?
Eccone un elenco secondo il nostro sondaggio. Nota: questa lista è tutt’altro che completa.
- Accesso remoto
- RMM
- Backup
- Sicurezza degli endpoint (AV, EDR)
- Sicurezza per le e-mail
- UTM/Firewall gestito
- Backup SaaS (O365, ecc.)
- Software per preventivi/fatturazione
- PSA
- Contabilità
- Filtro DNS
- Piattaforma per la documentazione
- Monitoraggio del Network aggiuntivo
- Servizio clienti/Creazione dei ticket (se non sono presenti PSA)
- Gestione risorse
- IaaS (Azure, ecc.)
- CRM
- Formazione per la sensibilizzazione sulla sicurezza
- Gestione dei dispositivi mobili
- MDR
- Reporting QBR
- SOC-as-a-service
Considerazioni:
- Come si può notare, è probabile che questi risultati dimostrino che gran parte degli intervistati sono titolari di società unipersonali o dipendenti di attività più piccole.
- All’incirca la metà degli intervistati ha indicato di avere un software di base per la fatturazione e la contabilità. Magari è possibile che quest’ultimo sia esternalizzato?
- Solo un terzo degli intervistati sfrutta la gestione delle risorse per individuare i progetti e le opportunità di aggiornamento.
- Solo un terzo fornisce soluzioni IaaS (Infrastructure-as-a-Service).
- Per quanto riguarda la sicurezza, sembra che la maggior parte dell’offerta degli MSP resti piuttosto basilare. Solo poco più del 10% degli intervistati fornisce servizi di rilevamento e risposta gestiti (MDR, Managed Detection and Response) e poco meno del 10% offre soluzioni SOC-as-a-service.
I primi 5 strumenti nella lista dei desideri degli MSP per il 2024
- PSA: 21,7%
- Gestione dei dispositivi mobili: 20,6%
- IaaS (Azure, ecc.): 19,4%
- Monitoraggio del Network aggiuntivo: 18,9%
- SOC-as-a-service: 17,1%
Oltre a chiedere quali strumenti fanno parte dei loro stack, abbiamo chiesto agli MSP di dirci anche quali strumenti da aggiungere o sostituire sono in cima alla loro lista dei desideri per il prossimo anno.
Come si può notare, molti MSP che attualmente non dispongono di un PSA hanno intenzione di aggiungere questo componente fondamentale al loro stack. Inoltre, i servizi di gestione dei dispositivi mobili, IaaS e monitoraggio del Network aggiuntivo (come Auvik o Domotz) sono in cima alla lista, il che probabilmente riflette la necessità di adattarsi agli ambienti di lavoro più flessibili e in continua evoluzione.
Le soluzioni SOC-as-a-service sono al quinto posto della lista poiché la domanda di sicurezza rimane alta e i fornitori riescono a rendere più economiche le soluzioni precedentemente riservate ai clienti aziendali.
Consulta il grafico interattivo di seguito per un confronto tra l’elenco completo di “stack attuali” e la lista dei desideri per il 2024:
h2>Vuoi modificare il tuo stack?
Scarica la nostra guida al software per MSP del 2020 per vedere le valutazioni di oltre 90 prodotti suddivisi in 12 categorie di software, tra cui RMM, PSA, accesso remoto, backup, sicurezza degli endpoint e così via.